Sistema Omega VE-Q b5-15, stazione Omega Mining Operation, 20 Gennaio 3305
Mio padre si è sempre opposto alla mia volontà di diventare medico come lui, e chissà se, vedendomi da lassù, è fiero che proprio oggi io abbia raggiunto il grado di Elite in Esplorazione.
Devo dire la verità: un traguardo inimmaginabile se ripenso ai primi giorni in accademia di qualche anno fa.
Dal giorno del mio ritorno da Sag A, il 19 Agosto scorso, ho trascorso il mio tempo in missioni per la DVC, soprattutto di trasporto passeggeri, partecipando alle espansioni che ci hanno visto protagonisti lo scorso autunno fono ad allargare la nostra egemonia su più di 50 sistemi, ho studiando e lavorando un po' anche da casa per conto della sezione di studi storici della Corporazione.
Ho provato anche qualche altra nave, ma sono rimasto fedele al mio caro vecchio Asp, di cui ho cambiato livrea e nome: Usque ad Finem… fino alla fine.
Insomma , ho fatto la vita da impiegato per circa 5 mesi…
Era proprio giunta l’ora di ripartire e sgranchirmi un po' le gambe, ed infatti eccomi qui in piena DW2, a già oltre 5.000 anni luce di distanza da Guidoni Dock (e da tutto il resto).
Come sempre, la Galassia mi accoglie con le sue immense braccia, e già dai primi giorni di un viaggio che mi terrà impegnato per i prossimi 5 o 6 mesi, non delude le mie aspettative.
Ho passato l’intera giornata a saltare di sistema in sistema nell’ammasso stellare vicino ad Omega, e, tra le altre cose, mi sono imbattuto in un buco nero schiacciato da due stelle: è stato impressionante vedere la loro luce finirci dentro, ma era troppo piccolo per farne un solo boccone.
Chissà se tra qualche milione di anni, a forza di succhiare come avesse una cannuccia, il mio amico riuscirà bersi quelle due super birre.
Non ho altro da dire di speciale, se non che mi sento a casa qui, nella mia nave, immerso nello spazio profondo…
Per aspera ad Astra.