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27 Settembre 3303, ore 22:15.
Sistema Iteliuona - Krylov Hub - Base operativa Da Vinci Corp.
---Leander buttò il datapad su un lato del letto e si distese.
Si massaggiò gli occhi.
Aveva un intenso mal di testa, retaggio di tutte quelle ore di continua lettura.
I suoi alloggi temporanei non avevano niente di speciale ma gli permettevano di godere di un po' di privacy. Un lusso che non tutti potevano permettersi alla base operativa Da Vinci di Krylov Hub.
Reclute ed aspiranti, ad esempio, condividevano grandi camerate e dormivano in branda. Agli ufficiali invece era riservato un alloggio personale dotato di un letto singolo, un tavolino, un terminale e un bagno privato. Con l'avanzare di grado, ovviamente, le comodità a disposizione
aumentavano: si parlava di frigobar, docce con olo-cromoterapia, terminali con realtà virtuale e robo-maggiordomi.
Leander aveva accumulato in quei mesi una fortuna abbastanza grande da permettergli di entrare nell'esclusivo Club Miliardari della Corporazione e avrebbe avuto diritto a tutt'altro trattamento. Ma quella sera non si sentiva in vena di convenevoli e il nervosismo per l'attesa di esser chiamato dal Consiglio, cosa che poteva capitare ormai da un momento all'altro, a relazionare sulle informazioni fornite qualche ora prima gli avrebbe impedito di godere appieno del lusso e delle comodità che gli sarebbero stati riservati nel settore "$CM$" del complesso.
Il cicalino della stanza suonò all'improvviso e la spia intermittente che annunciava un messaggio in arrivo cominciò a lampeggiare.
Amelia, sempre premurosa, lo avvisò con grande tempismo:
<<Messaggio urgente dall'Ammiraglio @Asamith. Comandante, lo visualizzo sul terminale della sua stanza?>><<No Amelia, sul datapad. Grazie.>><<Eseguo.>>Le poche righe scritte dall'Ammiraglio comparvero sul tablet personale di Leander:
## ENCRYPTED TRASMISSION ##To: @Leander Arivoth
From: @Asamith
CMDRLeander Arivoth, le è dato ordine immediato di sospendere ogni attività di ricerca autonoma sui fenomeni alieni.
Se è così ansioso di farsi ammazzare, mi raggiunga alle coordinate indicate e si renda utile; avrà modo di proseguire le sue osservazioni.
Attenderò 5 ore il suo arrivo, dopodichè riterrò rifiutata la proposta e se continuerà le sue ricerche da solo, provvederò a farla processare per tradimento, sempre che i Thargoid non si occupino di lei prima.
Ammiraglio Asamith##EOT##Leander non potè trattenere un pensiero:
<<Giorni di solitudine completa nello spazio e poi due Ammiragli in poche ore..>>Sorrise.
Controllò sulla mappaga galattica le coordinate fornite da @
Asamith e inarcò il sopracciglio destro.
Cinque ore.
Aveva solo cinque fottutissime ore per presentarsi al rendez-vous.
---
Con la massima urgenza Leander fece approntare il suo vecchio Cobra Mk3, Dark Lady, che dopo pochi minuti lo aspettava all'hangar 18 pronto per la partenza.
La sua Fer-de-lance non era preparata a dovere per i viaggi interstellari: certo, era armata fino ai denti e corazzata abbastanza da sostenere una guerra, ma non aveva l'autonomia nè godeva della velocità sufficiente per raggiungere il punto d'incontro nelle tempistiche prefissate.
All'ingresso in cabina Leander notò che le coordinate pervenute da @
Asamith erano già state inserite come destinazione nel Route Planner.
<<Amelia, avvia la routine per il decollo.>> ordinò alla sua IA.
<<Eseguo.>> rispose Amelia.
<<Hai fatto bene ad impostare quelle coordinate per la destinazione. Grazie.>><<Di niente comandante.>> dopo pochi secondi:
<<Check pre-decollo ultimati. Luce verde.>><<Perfetto, partiamo.>>I thrusters verticali e i propulsori principali della Lady si accesero col tempismo perfetto che solo i controlli elettronici potevano fornire.
In pochi secondi la nave abbandonò la stazione, sfiorando come un'ombra torri di controllo e navi ormeggiate, pocedendo solitaria nel freddo buio dello spazio, in completo silenzio.
Appena fuori dallo spazioporto e abbastanza lontano da non creare incidenti diplomatici (ci mancava solo che venisse fermato dalle autorità per guida spericolata nei dintorni della struttura orbitale!) Leander spinse i motori al massimo.
I tempi erano molto ristretti e non voleva sfigurare nei confronti dell'Ammiraglio.
Gli venne in mente all'improvviso che nel trambusto dei preparativi e della partenza, non aveva dato conferma ad @
Asamith.
E anche che non aveva cenato, ma questo non era importante.
<<Amelia, apri una comunicazione criptata con l'Ammiraglio @
Asamith.>><<Inoltro la chiamata, comandante.>>Dopo pochi secondi la faccia dell'alto ufficiale della DaVinci apparve sullo schermo laterale alla sinistra della postazione di guida della Lady.
<<Buonasera Ammiraglio, spero di non disturbarla.>><<Buonasera, Leander.>> seguì un attimo di pausa in cui @
Asamith sembrava scrutare lo schermo dove era apparsa la sagoma di Leander all'instaurarsi della connessione criptata.
<<Mi sembra di capire che non avevi impegni per stasera e hai accettato l'invito al ballo che ti ho inviato.>><<Ovviamente signore, sempre a disposizione per andare a raccogliere carciofi!>> rispose il guardiamarina.
<<Bene. Abbiamo ricevuto il nulla osta del direttivo per fare un paio di test coi nostri amici Thargoid, io e il comandante @
Vroxigar siamo già in zona.>>Lo sguardo di Leander si velò. Sapeva di non essere attrezzato per l'occorenza e non aveva esperienza con gli alieni. Per di più gli altri lo stavano aspettando e non si sentiva in condizioni adeguate alla spedizione. Si sentiva un peso. Fece per parlare ma @
Asamith, che probabilmente aveva intuìto il suo pensiero, lo precedette:
<<Non ti angustiare guardiamarina, arriva al rendez-vous il prima possibile. Conduciamo questi test a seguito della tua comunicazione di oggi. Ci sembrava giusto offrirti la possibilità di esserci almeno per i fuochi d'artificio. A dopo.>><<Grazie, signore.>> rispose Leander.
La comunicazione si chiuse da ambo i lati.
Il viaggio che doveva ancora affrontare era costituito da circa una dozzina di salti iperluce.
Dopo circa tre ore dalla partenza, Leander venne contattato da Vroxigar. La comunicazione era lievemente disturbata.
<<Salve Leander, come procede la crociera?>> chiese il comandante A.S.E.
Leander rimase interdetto per un attimo.
La sonora risata che seguì, riprodotta dal comunicatore, gli fece capire che era oggetto di scherno per via della sua lentezza nel raggiungere il punto di rendez-vous.
Questa volta sorrise anche lui.
Aveva già avuto a che fare col comandante @
Vroxigar e gli era sembrato subito una persona giusta e cordiale.
Era anche per quello che alcune settimane prima aveva avanzato la richiesta, poi accettata, di entrare nei suoi Pirates.
@
Vroxigar continuò:
<<Scherzo, scherzo, lo so che non ti è stato dato preavviso per questa missione e non hai avuto tempo per prepararti. Io e @Asamith
siamo in mezzo ad una tempesta elettromagnetica e non riusciamo a visualizzare la tua posizione sui sistemi. Forniscimi il tuo ETA in modo da coordinare i movimenti.>> <<Mi manca poco comandante, ma come ben sai la Lady è una vecchia signora e va trattata con riguardo.>> scherzò il guardiamarina.
I due, insieme ad @
Asamith che nel frattempo si era unito alla conversazione, si misero a ridere.
Leander fornì la sua posizione.
I tre continuarono a parlare per i successivi minuti; Leander non potè fare a meno di stupirsi di come delle personalità di quel calibro sapessero anche essere piacevoli e di compagnia.
<<Caposquadriglia, quali sono le regole di ingaggio?>> chiese ad un certo punto Leander.
<<Siamo qui per un test militare.>> fu la risposta
<<Ho attivato il mio radiofaro, raggiungici.>><<Contatto!>> esclamò @
Vroxigar.
L'atmosfera cambiò improvvisamente, l'aria si raggelò.
Gli alieni erano stati rintracciati dal competente pilota A.S.E. che aveva assolto proprio compito con precisione.
Leander si sintonizzò sul segnale del beacon messo a disposizione da Asamith e la Dark Lady, come da procedura automatica, uscì dalla velocità iperluce per posizionarsi al fianco dei suoi compagni. Arrestò i motori, mettendosi in formazione mentre manteneva un nervoso silenzio.
<<Amelia, passa a DEFCON 1. Gruppi di fuoco pronti ma non dispiegati.>>Ora era il turno di @
Asamith, membro anziano della A.C.I. (Area Combat & Incursion) che aveva il compito di guidare l'attacco verso la nave avversaria.
Il tandem degli alti ufficiali DaVinci aveva ancora una volta funzionato alla perfezione: era come assistere al lavoro di un segugio e del cacciatore, entrambi ingranaggi indispensabili di un letale meccanismo di morte. Il primo stanava la preda senza darle tregua mentre il secondo la abbatteva con precisione.
Leander non poteva far altro che assistere ed imparare, dando il suo contributo al meglio delle proprie possibilità.
Concentrò lo sguardo davanti a lui e vide, a circa 4 km dalla loro posizione, una piccola nube di detriti. Lentamente la nube di diradò e ne emerse una nave aliena. Quella che sembrava la parte anteriore della nave si girò a fronteggiare i piloti DaVinci.
Era impossibile pensare che non avessero notato il loro avvicinamento. La differenza di tecnologia che intercorreva tra le forze umane e quelle aliene era abissale.
Leander sentì un tremito attraversare ogni fibra del suo corpo.
Chiunque abbia la minima conoscenza di una guerra vera sa che le cose non si svolgono mai con le modalità e le tempistiche descritte nei film o nella letteratura.
La battaglia raramente dura per ore, non ci sono interi minuti per prendere delle decisioni e il nemico non ha remore nello spararti addosso.
Quella occasione non fece differenza: @
Asamith diede l'ordine e tutte e tre le navi simultaneamente dispiegarono gli armamenti.
Come da accordi attaccarono da tre angolazioni differenti, attuando una classica manovra a tenaglia complessa come più volte riprovato in Accademia: facendo provenire l'attacco da tre angolazioni diverse a 120° l'una dall'altra e con vettori originati da differenti direzioni, si rendeva praticamente impossibile al bersaglio fronteggiare tutte le minacce contemporaneamente e si massimizzavano la possibilità di andare a segno.
La xeno-nave non fece eccezione ed incassò missili e fasci laser provenienti da ogni direzione.
Ma non fece una grinza.
I suoi scudi erano forti e l'attacco congiunto si abbattè sulla nave aliena con effetti paragonabili ad un solletico sulla pelle di un alligatore.
In compenso la parte centrale della fregata Thargoid, in tutto e per tutto simile ad un carciofo, si illuminò di rosso.
In pochi secondi dalla nave si originarono una serie di piccoli velivoli, simili a droni, che come uno sciame di insetti si misero all'inseguimento delle navi umane.
I tre piloti eseguirono alla perfezione una serie di manovre evasive ma senza ottenere il risultato sperato: i droni erano troppo veloci ed agili e seminrali era impossibile.
Dopo un po' i droni aprirono il fuoco.
La maggior parte di essi era alle calcagne di @
Asamith la cui nave stava subendo ingenti danni; Dark Lady era invece stata quasi del tutto ignorata.
<<Gli alieni hanno operato una perfetta analisi delle forze in campo.>> osservò Leander con disappunto.
Non si perse d'animo, azionò i boost ed andò a piazzarsi in coda all'Ammiraglio per proteggerlo da una parte degli attacchi.
<<Il suo scudo è quasi del tutto andato, ma il mio è ancora quasi interamente integro.>> pensò.
Leander contava di assorbire una parte dei danni derivanti da quesi mostriciattoli di metallo, il tempo necessario per permettere allo scudo di @
Asamith di ricaricarsi e riavviarsi. La manovra era nota come "shield tanking" tra gli addetti ai lavori, ma di solito veniva esercitata con delle navi preparate allo scopo e comunque di stazza maggiore.
Sapeva di rischiare ma voleva dare il suo contributo a tutti i costi.
<<Integrità scafo compromessa.>> avvisò Amelia.
<<Come sarebbe scafo? Abbiamo gli scudi al 92%!>> Leander non capiva.
<<Avvia diagnostica di base sugli scudi, riavvia sensori dello scafo.>><<Eseguito.>> fece eco l'IA. Dopo pochi secondi:
<<Scafo al 60%>>.
La voce di @
Vroxigar gracchiò dal comunicatore:
<<Leander spostati da lì! Non puoi farci niente, le loro armi bypassano i nostri scudi!>>La situazione non era sostenibile e @
Asamith diede l'ordine di ritirata: <
<Disimpegnarsi, le strumentazioni delle nostre navi hanno le misurazioni che ci servono. Rendez-vous al punto stabilito, chiudo.>>I tre piloti attivarono gli FSD e pochi secondi dopo erano fuori da quell'incubo.
Poco dopo Leander attraccò alla stazione spaziale di Reed's Rest nel sistema ; @
Asamith alla radio lo chiamava successo e la sua mente sapeva che l'Ammiraglio aveva ragione.
Ma il suo cuore, ancora irrequieto, non era d'accordo.