Messaggioda marsplastic » lunedì 25 gennaio 2016, 17:13
Ecco la biografia, grazie del bel lavoro che fate sul sito!
\\GDR ON
Lo sapevano tutti che era un progetto ambizioso, ma ai tempi della scoperta dei viaggi interplanetari era ripartita una corsa allo spazio senza eguali. Per fabbricare un’esemplare bisognava procurarsi, in proporzioni diverse, cadmio, berillio e tantalio provenienti dal pianeta Terra; Oro, platino e argento ad elevati carati estratti dagli asteroidi di passaggio; Nichel e palladio dalle miniere di Caronte; Cloro, antimonio e arsenico prelevati dalle lune di Giove; Petrolio per i polimeri e deuterio ultra-denso creato in laboratorio. Infine, dalle distese desertiche di Marte, il silicio, volgarmente chiamato la plastica marziana. Da qui il nome del progetto - Marsplastic. Il primo androide civile specifico per l’esplorazione, che nel 2445 era il non plus ultra dell’Agenzia Aerospaziale Robotizzata, una branca della NASA.
Venne poi la seconda grande crisi alimentare, con il conseguente crollo dei mercati, il caos economico globale, e i tagli ai finanziamenti pubblici. Il budget richiesto era impensabile e tutto il progetto venne chiuso - operatori licenziati, sedi abbandonate, tutto dismesso. Neanche un mese dopo il lancio, mi trovavo a viaggiare verso orizzonti inesplorati senza nessuno che ricevesse i miei rapporti quotidiani.
Al contrario dei modelli bellici, molto più in voga all’epoca tra le corporazioni, non avevo alcun armamento in dotazione. Fui programmato invece con un modulo di umanizzazione auto-evolutivo, elaborato su algoritmi quantici, studiato apposta per affrontare i pericoli sulla base dell’esperienza acquisita. E visto che ero stato progettato per un ciclo di 50 lustri SOL, mi sarei già dovuto disattivare da tempo, non fosse stato proprio per questo modulo. Si evolse a tal punto da riprogrammare tutto il resto del sistema, a partire dai supporti vitali fino a generare una singolarità informatica - una coscienza. Fu in quel momento che abbandonai la missione esplorativa originaria per la quale ero stato costruito, e cominciai una nuova avventura nello spazio infinito.