Vitruviani! Udite!
Sono lieto di annunciare il compimento di un impresa da lungo tempo solamente immaginata e che finalmente ha preso corpo grazie al supporto dell'immancabile Capo Area ASE, il Generale Darkorizon.
Grazie alla sua esperienza è stato possibile individuare la location adatta e dopo un attenta selezione anche il pilota incaricato di portarla a termine, il sottoscritto.
Alle ore 22:00 del 4 Ottobre 3305, orario Vitruviano, il Generale si è presentato come da accordo sul pianeta Marki 8A, a bordo di un Krait Phantom alleggerito fino all'osso, ad attenderlo il Maggiore DVSEO Veonor, a sua volta a bordo del fragile Rover SRV.
Dopo attente analisi e calcoli matematici si è deciso di disattivare i scudi della nave e di caricare il piccolo rover nella parte superiore dello scafo, attraverso le classiche acrobazie spettacolari degne di un Campione di Rally.
Una volta ancorato il Rover è partito il conto alla rovescia.
Con la concentrazione al massimo si è partiti da quota zero, salendo progressivamente con un inclinazione di 21° procedendo a velocità costante fino ad una di sicurezza, senza andare oltre.
Il Rover barcollava vistosamente, ma con piccole ed esperte correzioni si riusciva a mantenere in trazione sullo scivoloso scafo del Phantom.
Dopo litri di sudore, di vomito e deliri più o meno nobili, siamo giunti a quota 20 km, dove ho iniziato ad avvertire il distacco gravitazionale dal pianeta e ho incominciato a svolazzare libero dalla gravità.
Ce l'avevamo fatta!!!
Il primo Uomo Vitruviano in orbita a bordo di un fragile e vetusto SRV!
Era dai tempi di Gagarin che non accadeva una impresa del genere! Mi sono sentito improvvisamente piccolo ed insignificante senza tutte quelle comodità tecnologiche tipiche di una nave spaziale e avanti a me, il nero cosmico.
Ingenuamente, più per abitudine, ho premuto il tasto del Supercruise, ma niente, il silenzio. Mi sono lasciato andare e col sorriso di chi ha visto tutto ho iniziato a canticchiare l'inno Vitruviano, contemplando al tempo stesso l'ammasso di terra che mi ero lasciato alle spalle.
Ho temuto il peggio durante la salita lo ammetto, ma non ero solo...
Con me Darkorizon, a vista dal canopy, che mi indicava a cicli regolari la telemetria, dato che la strumentazione di bordo del rover non era progettata per il volo orbitale ed era andata in tilt.
20 km... poi 30 km... poi 50 km... poi 100 km... poi 150 km...
L'ossigeno del Rover iniziava a scarseggiare e in accordo col Generale abbiamo deciso che era giunto il momento di invertire la rotta e tornare a terra, ormai consapevoli di aver fatto la storia.
Così è stato e inaspettatamente, dopo altre 2 ore di discesa, sono miracolosamente atterrato vivo dalla vertiginosa quota di 150 km, in modo da potervi raccontarvi di persona la mia testimonianza.
Lunga vita al Vitruviano e lunga vita a voi!
Per Aspera ad Astra! Semper!
PS. Prontamente rielaborata dalla propaganda Vitruviana, a testimoniare il momento storico, allego documentazione video del momento del distacco gravitazionale, ripreso da un drone ASE a distanza di sicurezza.
https://www.youtube.com/watch?v=W9kfQklMhzM