LE ALI DELLA LIBERTÀ [Diario di bordo]

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Zarevic
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LE ALI DELLA LIBERTÀ [Diario di bordo]

Messaggioda Zarevic » giovedì 14 gennaio 2016, 16:08

11 Gennaio 3301, Eranin

E' paradossale nominare il mio diario di bordo "Le ali della libertà" quando in realtà non sono mai stato libero.
Nato su uno dei tanti sistemi di merda nei pressi di Eranin, brutto posto per nascerci e viverci, controllato dalla camorra, qui o sei uno schiavo o sei un padrone, e bè indovinate un po che status quò ho ereditato dai miei genitori provenienti da marte?

Fin da piccolo come è normale che sia per uno schiavo sono sempre stato sfruttato per i lavori più infimi e pericolosi, allontanato dai miei genitori e rinchiuso su una stazione orbitante a smaltire rifiuti derivanti la raffinazione di metalli pesanti insieme a altri centinaia di schiavi non è proprio ciò che ci si augura dalla vita, ma io ero diverso dagli altri schiavi, non sono diventato un guscio vuoto, perché io là tra le stelle vedevo la libertà, avrei lasciato quel posto di merda ne ero certo... anche se mi fosse costato la vita.

Ero sempre stato portato a manovrare i macchinari non so bene quando e dove lo avessi appreso ma era come se fossero una parte di me e questo i miei cari "datori di lavoro" lo avevano capito e non ci misero molto a togliermi da quel buco di merda e mettermi a bordo di una di quelle strane grù da movimento materiale, se cosi si possono chiamare, che dovrebbero essere robotizzate ma a quanto pare quella vecchia tecnologia non ha mai funzionato bene, e d'altronde perchè ripararle quando hai centinaia di persone da sfruttarle a costo zero?

Dire che fu un adolescenza difficile forse non può rendere bene l'idea, ma tutto sommato sapevo che c'era gente a cui era andato peggio. Le mie abilità furono così prese sul serio che mi fu data persino una di quelle piccole astronavi rugginose chiamate Sidewinter per trasportare i metalli dalla stazione orbitante verso il pianeta, non era tanto ma già lasciare quel posto per poche ore sollevava il mio spirito e il vedere la libertà ad un passo era bello... se non fosse per quella bomba collegata al gps.

Questa situazione continuava da un po, fino a quando non mi fu data una missione diversa, questa volta non dovevo dirigermi verso il pianeta ma bensì dovevo spingermi in su, verso uno dei sistemi limitrofi. Mi fu montato un Frame Shift Drive sul "mio" Sidewinter e un Heat Sink Launcher... ero appena stato promosso a contrabbandiere.

Sapevo benissimo cosa contenesse la mia stiva, ma non avevo il coraggio di chiederlo.

Stavo aiutando direttamente il propagarsi della schiavitù nella galassia e questo mi contorceva le budella, pensare a quelle persone stipate singolarmente in quei piccoli conteiner era la peggiore delle torture, persone come me o come chiunque altro, usate come mera merce di scambio era uno schifo che andava fermato, ma al momento potevo solo sperare che fossero ibernate.

Dovevo fare qualcosa, non poteva continuare cosi. Ogni volta mi spingevo sempre più in là e ciò ne determinava un incremento nell'espansione dello schiavismo, era intollerabile non ne volevo far parte, questi idioti credono di potermi tenere legato tramite una bomba, sono bravo con le macchine... devo diventarlo anche con i componenti elettronici.

Volente o nolente ero diventato veramente bravo con il contrabbando, non mi fu difficile procurarmi dei manuali sulle bombe.

Lo studio rende liberi avevo sentito una volta da un vecchio commerciante, mai fu cosa più vera.

Ero riuscito a disinnescare quella maledetta bomba che mi legava a quel sistema schifoso e ripugnante... e ora sono qui tra le stelle, sapevo che mi avrebbero dato la caccia, anche solo per rendermi un esempio per gli altri... ma non gli sarà difficile perchè sarò io a cercare loro, una volta che mi sarà procurato sufficiente potenza di fuoco, e che so... anche qualche amico.

Ora, dopo averne fatto parte mio malgrado attivamente sono pronto a dedicare la mia esistenza a liberare gli oppressi dagli oppressori.

Questo è lo Spazio, la mia ultima frontiera.

18 Gennaio 3301, Chamunda

La camorra mi è dietro, mi hanno beccato un paio di volte e me la sono cavata sempre in extremis, la mia nave è un continuo colabrodo, parte della nave è inagibile per via dei buchi nello scafo, devo raggiungere al più presto la Giozenko Ring per consegnare questo carico illegale sottratto ai pirati abbattuti.

Ho bisogno di crediti, ho un DANNATO bisogno di crediti.


20 Gennaio 3301, Eravate

Tutto è difficile fare con questa vecchia navicella, ripararla serve a poco, la sua integrità strutturale è seriamente compromessa ma non ho crediti per ripararla, già con il carburante e i continui danni alla hull da parte degli inseguitori o dei pirati è sufficiente per riportarmi sempre al verde ed in più le mie basse competenze nel contrattare mi impedisce di fare più crediti vendendo il carico illegale... mi sento in gabbia in questa immensità.


24 Gennaio 3301, Brani

Altro giro altra corsa...

Anche oggi ho rischiato la vita più volte per colpa dei pirati e sempre per colpa loro questa volta mi ha beccato anche la security, ora ho anche una taglia che mi pende sulla testa, di bene in meglio oserei dire.

Ora devo prestare ancora più attenzione a tutto ciò che faccio, sto attirando troppo l'attenzione di personalità poco raccomandabili.

26 Gennaio 3301, Kremainn

Forse le cose stanno per cambiare...

Ero nei bassifondi della Volta Station, l'unico posto dove criminali o aspiranti tali come me posso stare senza sentirsi addosso il peso della legge, certo si rischia ben altro qui ma diciamo che con gli anni di schiavitù mi sono adattato molto bene a rispondere alla violenza con maggiore violenza.
Dopo aver venduto l'ennesimo carico di contrabbando che sono riuscito a far entrare, essendo una stazione molto grande e ben sorvegliata le merci di illegali sono molto ricercate, soprattutto quella merda della Wolf Fesh che sono riuscito a recuperare da uno dei tanti piratuccoli che mi avevano attaccato, avevo deciso di prendermi una pausa e bere qualcosa nel bar fatiscente dei bassifondi.

La vista non era affatto male lì oltre l'immensa vetrata sporca vi era il pianeta in tutto il suo splendore, un immensa palla di materia che ruota placidamente nel vuoto cosmico chissà da quanti milioni di anni, mentre noi siamo qui ad affannarci per costruirci uno status e trovare un posto in cui vivere la nostra cortissima vita.

Mentre ero assorto con i miei pensieri esistenziali, un tipo piuttosto anonimo mi si avvicinò, lo scrutai quando ormai era al mio fianco e getto sul tavolo un fascicolo olografico dicendomi <io so chi sei> - sbarrai gli occhi - il tipo mi precludeva la fuga, potevo scappare passando sotto la panca ma non ci avrebbe messo molto a raggiungermi, ero fregato, "chi era il tipo?" anzi, la domanda corretta che mi posi era "chi dei tanti che mi vuole morto è riuscito a beccarmi?"
Prima ancora che potessi fare qualunque mossa il tipo esclamò <ho una proposta che non può rifiutare signor Zarevic> - "wow" pensai, non potrebbe essere più didascalico di così - <apra il fascicolo> misi gli occhi su quell'oggetto e alla mia vista apparve il logo della Federazione - "ah... ottimo" - scorsi pagine su pagine di fedina penale "cavolo ma sanno proprio tutto di me... bastardi"

<Credo che lei sappia in che situazione si trova commander> disse con un tono pacato ma minaccioso
<come li avete ottenuti questi dati?> esclamai
<Abbiamo fatto un po di... controlli. E' da molto che la osserviamo>
<Ma qui ci sono anche i dati dei miei genitori, e... di tutti i miei antenati come ave-->
<Siamo nel 3300 crede forse che non abbiamo un corrispettivo di associazione tra DNA e linea genealogica? E si anche un ex schiavo non fa differenza>
<Ok quindi cosa volete fare? Arrestarmi? Uccidermi?>
<Non sia sciocco se avremmo voluto lo avremmo già fatto>
<Quindi cosa volete da me?>
<Come le ho detto, ho una proposta CHE NON PUO' RIFIUTARE, ora lavora per noi commander, troverà un piccolo regalo offerto da noi nella baia di attracco a suo nome e all'interno ciò che dovrà fare. So che non ci deluderà.> detto ciò mi diede le spalle e se ne andò senza batter ciglio.

Sono ancora qui seduto su questa panca con mille pensieri che mi vorticano in testa... devo mettere a fuoco ciò che è appena successo sembra come fosse stato un sogno, pazzesco.

E' tempo di andare avrò modo di pensare a tutto questo a mente lucida, ora sarà il caso di raggiungere la baia e controllare cosa ha in serbo per me la Federazione.


Si decisamente le cose sono cambiate... il problema è che non sono sicuro siano cambiate in meglio.

27 Gennaio 3301, Kremainn

Pezzenti federali...

Un Adder, un fottuto Adder di serie ecco quale era il loro "regalo", certo sicuramente meglio del "mio" sidewinter ma ciò che vi ho trovato nel computer di bordo bè... quello non era affatto un regalo.

Una missione di assassinio con un Adder di serie... era meglio se mi piantavano una pallotola in testa subito sarebbe stato sicuramente meno doloroso.
Questa è una follia io al massimo ho combattuto contro piratucoli e sicari della camorra, gente decisamente meno esperta di un ricercato da 200000 crediti, tutto ciò non ha senso come pretendono che io possa farcela e soprattuto perché farlo fare a me, ci sono migliaia di bounty hunters li fuori che poterebbero farlo al posto mio... non riesco a capire i loro intenti e la cosa mi innervosisce.

Oltretutto ho 3 giorni di tempo per racimolare abbastanza crediti per comprare i pezzi aggiuntivi di cui sicuramente ho bisogno per affrontare questo suicidio, con il contrabbando ho chiuso, non vorrei allungare quella lista che primo o poi useranno contro di me...

Questo coso non è stato di certo progettato per questo ma aimé è l'unico cosa di cui dispongo per iniziare la mia carriera di cacciatore, il mio obiettivo persiste se riesco in questa impresa sicuramente sarò ad un passo più vicino al mio obiettivo...

La vendetta o meglio la giustizia si abbatterà sugli oppressori... a suon di laser.

30 Gennaio 3301, Kremainn

Ci siamo, è oggi il giorno limite per abbattere il ricercato, ho abbattuto molti e molti pirati lungo il mio cammino... qualcuno potrebbe dire che sto togliendo la vita a persone come fosse un gioco, all'inizio mi ponevo anche io questo dilemma lacerante, ma ora sono arrivato alla realizzazione che non me ne frega un cazzo sono feccia la loro vita non vale niente uccidono impotenti civili e ne schiavizzano altri con la stessa facilità e molto probabilmente traendone godimento.
Li odio, odio la loro codiardia nel prendersela con persone indifese, persone giuste che si sudano il proprio guadagno e devono vedersi sfuggire via tutto ciò a cui tengono, per quanto è in mio potere io combatterò, combatterò questi cosi che non sono più esseri umani ma belve feroci.

La mia sarà una caccia.. una caccia grossa e ora andrò a reclamare la vita di un'altra belva.

Ho un'indicazione generica in quale sistemi è stato avvistato le ultime volte, andrò a dare un'occhiata, sarà un lungo inseguimento.

30 Gennaio 3301, LHS 3447

Eccolo li che vaga placido e solitario nella sua enorme nave, pare non mi abbia visto, bene, mi allineo a poppa, estraggo le armi.. le mani mi sudano, mi continuo a ripetere che è solo un altro pirata, ma so che non è così questo è un esperto che guida una nave enorme, una goccia di sudore mi cola dalla testa, devo muovermi, se mi lascio prendere dal panico è finita, sono morto polvere nello spazio nessuno più da proteggere nessuno più da salvare... "No! devo farcela!"

manetta al massimo le armi gimballed hanno agganciato l'obiettivo, la fixed è allineata, scruto nei sotto sistemi "maledetto quanta roba hai?" arrivo sui driver "devo prima immobilizzarlo se voglio avere una chance" porto tutta l'energia alle armi, deglutisco, faccio fuoco.

La nave è lenta ma la mia non è veloce, armeggio con tutti gli assi di movimento per stare lontano dalle sue infinite bocche di fuoco "ma quanto cazzo sono resistenti questi scudi?!" li sto a malapena scalfendo, il cuore mi batte cosi forte che non sento altro -tum tum tum tum- nelle mie orecchie come fosse un metronomo, un rumore simile si sovrappone -zum zum zum zum- "cazzo!" sono i suoi laser sopra il miei scudi "devo togliermi da qui assolutamente!" i miei scudi calano in un modo vertiginoso "Merda merda merda merda!" boost mi tolgo dalla linea di fuoco rasentando la nave nemica, tolgo il flight assist, se voglio continuare devo manovrarla da me, non sono ancora molto abile con queste manovre ma è la mia unica speranza.

Ad entrambi cadono gli scudi, so che la mia corazza non è neanche lontanamente paragonabile alla sua, non posso fare un confronto diretto, punto dritto provo una cosa folle, gli vado vicino molto vicino le sue armi non arrivano qui, continuo a scaricargli addosso laser e munizioni a non finire "Maledetto pezzo di metallo!" la nave nemica riesce con una manovra a spingermi via "cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo!" perdo il controllo e inizio a ruotare su me stesso, sto per vomitare, trattengo il fiato, riattivo il flight assist e mi fermo di colpo, li davanti a me la sua nave era riuscita ad allinearsi alla mia, un istante che sembra un eternità, sbarro gli occhi consapevole a ciò che sta per succedere, apre il fuoco, tento una manovra disperata -crick crick crick- il peggior rumore che abbia mai sentito mi rimbomba in testa, ad un metro dal mio viso il sottile strato di vetro temprato si riempie di crepe, riesco a togliermi dalla linea di fuoco ma è troppo tardi, sotto la differenza di pressione atmosferica il vetro cede.

Silenzio, un silenzio insostenibile un silenzio che sa di morte.

5:00 Si attiva il timer dell'ossigeno, un ulteriore spada di Damocle sulla mia testa. Nonostante tutto sono allineato bene, i suoi driver sono danneggiati non può muoversi più come prima, è tempo di puntare al cuore della nave. 67%

4:00 Danni, sono riuscito a fagli molti danni ma non basta. E' lenta a muoversi, un monolite pesante e stanco, ma devo stare lontano da qualunque torretta, il mio scafo non può reggerne altri di colpi. 34%

3:00 "Dannazione!" l'ansia incomincia a prendere il sopravvento su di me, "Calma calma calma calma!" non serve a nulla, questo silenzio, quel pezzo di ferro che emette laser e morte, quei numeri che decrescono... 22%

2:00 Gli manca poco, gli manca cosi poco.. ancora un paio di colpi e -thruster malfunction- "Nonononononono! Ti odio stupido cartoccio!"

1:50 -Boooooom- fuochi d'artificio davanti ai miei occhi, ne ho viste molte di esplosioni ma mai vista fu più incantevole. Non sono felice, sto per morire, l'aver distrutto il mio obiettivo è una magra consolazione adesso. Ci provo lo stesso, ci provo con tutto me stesso, ma la nave è ridotta troppo male e io sono in un sistema dimenticato da tutti.

1:00 Sono riuscito a riattivare i thruster, un minuto e sono fottuto. Attivo il frame shift drive, direzione Kremainn.

0:30 Sono nel sistema ma.. non mi sento molto bene, la mia mano è leggera sulla manetta, sento il lento pulsare del sangue sulle mie tempie, un ronzio crescente nella mia testa.. - CO2 a livelli critici -

0:25 con un sforzo sovrumano allineo la nave alla stazione, è vicina devo solo...

0:05 In questo tubo non c'è più ossigeno, per quanto respiri forte i miei polmoni sono sempre vuoti, la mia vista inizia a sfocarsi faccio appena in tempo a uscire dal supercruise davanti alla stazione e... grido un grido flebile esce dalla mia bocca.

Nello spazio nessuno può sentirti urlare.

Dopodichè solo il buio.


35 Gennaio 3301, Kremainn


Apro gli occhi di soprassalto, “Dove sono? Dove mi trovo?!” ricordo il buio “qualcuno mi ha salvato?” mi guardo intorno la stanza è bianca e asettica, sono in una stanza di ospedale? sono su un lett- "cosa diavolo? non ho più le braccia? cosa... cosa?!" delle protesi biomeccaniche sono li dove dovrebbero essere le mie braccia reali <Cazzo!> è l’unica esclamazione che riesco a pronunciare…


Mi concentro e provo a muoverne una, hanno stranamente la stessa sensibilità delle mie braccia reali, i movimenti sono estremamente fedeli e se non fossero di metallo e qualcosa di simile alle plastica potrei quasi dire che siano le mie braccia. La tecnologia di queste cose è davvero così avanzata?


<Le piacciono le sue nuove braccia commander?> una voce familiare, mi volto verso l’entrata e li sull’uscio vi è il tizio della federazione che mi aveva assegnato la missione che mi è quasi costata la vita, non posso dire di essere sorpreso.

<Avrei preferito non perdere le mie braccia in realtà> gli risposi con un po di amaro in bocca

<Con tutto il rispetto commander queste sono molto meglio delle sue braccia, sappia che sono un modello in sperimentazione di proprietà della federazione, li diamo solo ai nostri piloti migliori, non è qualcosa che può farsi innestare per un pacchetto di sigarette al mentolo da qualche pazzo chirurgo in prigione>

<Ah quindi devo ringraziare la federazione per queste? Anche per avermi salvato immagino?>

<Diciamo che ci ha offerto un servizio per cui valeva il disturbo.> Girò attorno al letto in cui ero sdraiato <Vede commander Zarevic, riesce a vedere adesso quanto fosse sprecata la sua vita nel contrabbando?>

<Ma.. ma io ho fallito ho distrutto la mia nave ed ho rischiato tutto-->

<Ha abbattuto il suo obiettivo e questo è l'importante tutto il resto è un contorno. Ora ci sono altri obiettivi che l’attendono>

<Con tutto il rispetto federale ma non sono scappato da un campo di schiavismo per unirmi alla federazione, ho i miei obiettivi da seguire e—>

<Vuole vendetta commander? perché se è così ho una proposta molto allettante per lei>

<Di cosa si tratta? l’ultima volta che mi avete fatto una proposta era una missione pressoché suicida dove per poco non ci lasciavo le penne!>

<E potrebbe essere cosi anche questa, ma almeno con questa potrebbe portare avanti il suo obiettivo di vendetta>

Buttò sul tavolo delle foto di un tizio dai capelli bianchi intrecciati in quello che sembrano dei dreadlock e una grande cicatrice sul volto.

Lo fissai per un attimo, il suo volto non portava niente di buono, anzi avevo quasi una repulsione, quella stessa espressione l’avevo vista centinaia di volte nel campo sul volto dei delinquenti che gestivano quello schifo.

<Chi sarebbe?>

<Diciamo che è colui che gestiva il suo campo.. eh bè anche un altro migliaio come il suo. In giro è conosciuto come il re dei pirati, Archon Delaine>
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Re: LE ALI DELLA LIBERTÀ [Prologo del CMDR]

Messaggioda mamurra » venerdì 15 gennaio 2016, 16:43

No... Non dovrebbe essere lunga... Vedo come viene...

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LE ALI DELLA LIBERTÀ [Prologo del CMDR]

Messaggioda Zarevic » giovedì 13 aprile 2017, 10:51

È da un pó che non ti aggiorno lo so, forse un giorno avrò tempo per raccontarti i vari accadimenti, chissà.

Detto ció inizieró con gli accadimenti poco prima aver lasciato il mio posto nell'aci, praticamente sono scappato via, i federali e non solo mi avevano identificato dovevo lasciare tutto o i miei precedenti avrebbero travolto tutta la DVC e ció era intollerabile.

12 Maggio 3302 --> Wolf 1230 - Satcher Dock

sono nel mio solito posto che osservo profondamente la volta stellata "L'universo è sempre li qualunque scontro avvenga qui per lui non fa alcuna differenza mentre per noi è tutto".

<le dispiace se mi accomodo?>
È l'uomo in piede di fronte a me a chiederlo, strano non mi ero accorto che si fosse avvicinato.
<Si accomodi pure>
La mia voce rivela un pó di stupore, qualunque persona qui non mi ha mai trattato con tutta questa formalità e la cosa mi lascia effettivamente con un pó di stupore.

L'uomo si siede nel posto di fronte a me e mi fissa direttamente negli occhi, quale sfrontatezza, sà chi sono praticamente non mi separo mai dalla mia uniforme anche un ceco saprebbe decifrare ció vi è scritto, ma lui non se ne cura affatto.

<Signor Zarevic o per meglio dire Alexei... Già so chi sei e cosa hai fatto>
la mia gola è secca, questa cosa non andrà a finire bene...
<Stia tranquillo non sono qui per LORO conto ma per la federazione>
"ah bene dovrebbe essere una cosa positiva?"
<Questo tuo atteggiamento passivo-aggressivo non mi piace per niente, coso>
lo dico portando la mano alla fondina
<Stia calmo non sono qui provocare danni bensì per avvertirla, so che la federazione le deve un grande favore sebbene nessuno glielo ha mai riconosciuto>
Samantha si presenta a tavolo con un calice di prezioso Bourbon di Marte e lo posa sul tavolo
<tutto a posto capitano?>
mi domanda con uno sguardo alquanto preoccupato nel vedermi con una mano sulla fondina, non mi ha certamente mai visto con un atteggiamento così aggressivo qui dentro.
<tranquilla Samantha stavo solo controllando che fosse inserita la sicura>
alzo la mano con fare rassicurante, la sua faccia è decisamente poco rassicurata ma con un cenno si congeda.

<Come dicevo precedentemente la federazione le deve un favore. Sono qui per mio conto, non le diró le mie credenziali, potrá capire il perchè>
Fa un sorso scarso del suo Bourbon e si appoggia con entrambi i gomiti sul tavolo
<Saró schietto, lei è una mina vagante e molto presto esploderà e con lei tutto ció che la circonda. Per quello che ha fatto ha mezza galassia che la cerca e lei cosa fa decide di unirsi ad un gruppo e scatenare una rivolta persino contro la federazione stessa, lei è veramente un folle.>

Faccio per rispondere ma l'uomo mi stoppa sul nascere...
<Non mi servono le sue scuse e sinceramente non mi interessano nemmeno, sono qui solo per avvertirla, lasci questo posto se ci tiene alla sua vita e alla sopravvivenza di questo gruppo. Non ci saranno ulteriori avvisi, sappilo>
Si appoggia allo schienale della sedia
<faccia perdere le sue traccia lontano da questo posto, sono convinto che un uomo con il suo curriculum sappia fare meglio di questo>
Allontanó la sedia senza fare alcun rumore
<E' stato un piacere fare la sua conoscenza>
Il suo ghigno è agghiacciante
<La prossima volta che ci incontreremo sarà in una condizione decisamente più spiacevole, posso assicurarglielo>
Giró sui suoi tacchi e svanì velocemente.
Il mio sguardo era fisso sul calice pieno di Bourbon
<Che cazzo di spreco...>
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